Hotel Seven Palinuro

Costa del Cilento

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Paestum

Paestum è uno dei più importanti centri archeologici d’Italia, situato nella parte meridionale del golfo di Salerno, detto anticamente Sinus Paestanus. La città fu fondata intorno al 600 a.C. dai Greci di Sibari con il nome di Poseidonia. Alla fine del V sec. a.C., Poseidonia venne sconfitta in guerra dai Lucani, una popolazione di stirpe sannitica che si sostituì ai Greci nel governo della città, e ne cambiò il nome in Paestum. I monumenti di età imperiale danno di Paestum l’immagine di una città di provincia con una limitata attività edilizia, già dall’inizio del II secolo d.C., avviata ad un lento quanto inarrestabile declino.

Il parco archeologico di Paestum, riconosciuto dall'UNESCO "Patrimonio dell'Umanità",spicca per i tre templi e per le sue mura. La cinta muraria di Paestum è uno dei sistemi di fortificazione delle città della Magna Grecia meglio conservati. Si sviluppa per quasi cinque chilometri, con uno spessore medio di cinque metri, assumendo la forma di un pentagono.

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Velia

Il sito archeologico dell’antica città greca di Elea, patria della scuola filosofica di Parmenide e Zenone, sorge nel cuore del Parco del Cilento, nell’area di Marina di Ascea e prende il nome di Velia sotto la dominazione romana.

Gli Scavi iniziarono nel 1921 ad opera di Amedeo Maiuri ed hanno riportato alla luce gran parte dell'antica città, facendone ricostruire completamente la pianta. La struttura urbanistica dell’antica Velia risulta articolata in tre nuclei: il quartiere meridionale, il quartiere settentrionale e l’acropoli.

La visita all'antica città di Velia inizia dal quartiere meridionale. Qui è la Velia fondata dai Focei, dove troviamo la Diga Foranea che doveva costituire un molo costruito a 50 metri dalla linea della spiaggia. Questa zona a causa di una grossa alluvione nonché del progressivo e lento ritirarsi della linea di costa, si insabbiò e pertanto venne strappata al mare con la costruzione di mura ed urbanizzata. Al termine del muro vi è una torre circolare poggiante su uno scoglio che probabilmente era adibita a faro. A questo punto iniziano le mura più arcaiche del VI secolo a.C. fino a giungere a Porta Marina Sud che costituiva con la cinta muraria adiacente la delimitazione della città verso il mare. Superando la porta si entra nella città dove troviamo due insulae e abitazioni di età ellenistica.

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Acciaroli

Acciaroli è la maggiore frazione del comune di Pollica, in provinca di Salerno, sulla Costiera Cilentana.

Antico borgo di pescatori, è uno dei gioielli più preziosi della costa: le caratteristiche casette, i vicoli stretti e lastricati, l’intenso profumo dei fiori alle finestre, le spiagge lunghe e sabbiose, il mare azzurro e cristallino, ne fanno un’oasi di pace e di bellezza dove trascorrere le proprie vacanze. E' divenuto famoso per la visita dello scrittore Hernest Hemingway chepare che qui abbia preso lo spunto per il suo famoso romanzo "II vecchio e il mare".

Storicamente il porto è stato il punto principale d'incontro del mediterraneo con la cultura ellenica.

Da visitare la chiesa dedicata all'Annunziata edificata nel 1100, e più volte restaurata, fiancheggiata da un bel campanile e laTorre Normanna esistente già nel 1233, anno in cui l'imperatore Federico II la fece inserire fra le torri di guardia del litorale.

Il paese ottiene, da numerosi anni, per la qualità delle sue acque, le "5 vele" di Legambiente e la Bandiera Blu delle spiagge, insieme all'altra frazione pollichese: Pioppi. La località si trova inoltre nell'ambito del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con la tipica macchia mediterranea.

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Santa Maria di Castellabate e Punta Licosa

Santa Maria di Castellabate ('a Marina in cilentano) èun centro peschereccio e balneare situato nella dolce insenatura compresa tra la Punta Tresino e la Punta Licosa. Questalocalitàè tra le prime località del Cilento scoperte dal turismo balneare in virtù delle spiaggie ma anche del suo centro storico, vivacissimo e affolato di negozi lungo il corso principale.

Testimone della bellezza del luogo è l'antico borgo dove è possibile ammirare i palazzi nobiliari che si alternano alle abitazioni marinare tipiche dei pescatori che ancora numerosi si dedicano alla pesca di tonni e pesce spada. La costa alterna ai lunghi litorali sabbiosi dei tratti di scogliera su cui cresce lussureggiante la tipica vegetazione mediterranea e dei boschi di pini d'aleppo. Ogni anno Castellabate riconferma il merito della Bandiera Blu per la balnebilità delle acque e testimonia la qualità dei servizi turistici nel Cilento.

Negli ultimi anni Santa Maria di Castellabate è diventata famosa in tutta Italia e all'estero per essere stata il set del film campione d'incassi del 2010, ossia "Benvenuti al Sud" con Claudio Bisio e Alessandro Siani.

Punta Licosa è un vero e proprio paradiso per i bagnanti alla ricerca di tranquillità e natura rigogliosa offrendo una vasta area forestale su cui prospera la macchia mediterranea al cui interno è situato un minuscolo borgo alle pendici del Monte Licosa (326 mslm). Una volta superata la pineta si ha l’accesso a tante piccole spiagge rocciose il cui mare antistante fa parte della riserva marina di Castellabate. Alla mitica sirena che da il nome alla località sono dedicati due concerti sull’acqua tenuti su imbarcazioni poste nel tratto di mare che separa la spiaggia della Punta Licosa dall’isolotto di Licosa.